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Impiccagione di un prigioniero
politico
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Il regime inumano dei mollahs in Iran ha giustiziato all'alba
Hodjat Zamani, in prigione dal 2001.
Aveva 31 anni al momento della sua impiccagione. Ha subito le
peggiori torture nella sinistra prigione di Gohardacht vicino
Teheran.
Ma Hodjat ha sempre rifiutato di piegarsi alle richieste dei
suoi carnefici. |
Conoscevo il suo percorso. Ero impressionato da questo resistente
che non aveva paura di assumere dei rischi.
Hodjat insegnava nei villaggi di Ilam (ovest dell'Iran), dove
la sua famiglia era molto conosciuta.
È il terzo figlio della famiglia Zamani ad essere assassinato
dal regime iraniano.
Malgrado le ripetute visite alla prigione, la famiglia non ha
potuto ottenere il corpo del loro figlio.
- La notizia dell'esecuzione di Hodjat ha provocato un'ondata
di indignazione. I sostenitori della resistenza iraniana si sono
radunati in più di 40 città dell'Europa, dell'America
del Nord e dell'Australia.
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A Parigi è organizzata subito una conferenza stampa. Prendo
la parola con emozione. Nell'uditorio ci sono le madri di famiglie
che hanno perduto i loro figli, assassinati dal regime dei mollahs.
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"Nessuno ha potuto prendere la dignità di Hodjat.
Questo resistente non temeva i suoi carnefici. Era un uomo libero.
C'è una maniera di vivere e di morire che non conduce
alla morte". |
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Resistenza cittadina
I messaggi di allerta circolano sul Web. La rete dei militanti
associativi, sindacali, politici si mobilita per un ecologista
che sta per ricevere la visita di un ufficiale giudiziario. È
importante essere presenti per manifestare la nostra solidarietà
e tenere una conferenza stampa sul posto.
Siamo molto numerosi a rispondere a questo appello.
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Questo ecologista, militante anti-OGM, è condannato
per aver strappato alcune piante di mais transgenico. È
condannato una prima volta, con cinque altri falciatori, a versare
la sua parte di 196.000 euro di danni ed interessi al semenziero
Biogema. |
Per un'azione dello stesso tipo è condannato una
seconda volta, con sette altri falciatori volontari, a versare
la sua parte di 100.000 euro alla società Pioneer.
Su richiesta di queste ditte, un ufficiale viene a fare
l'inventario al suo domicilio per pignorare i suoi beni personali.
Siamo presenti nella strada, nel cuore di Parigi, ai piedi dell'immobile
dove si trova l'abitazione dell'ecologista.
Sono ammirato nel vedere che tanti cittadini abbiano potuto liberarsi
alla fine della mattinata. Sono spesso sulla breccia. Sono infaticabili
combattenti contro l'ingiustizia.
José Bové annuncia le prossime azioni che si
svolgeranno in occasione del progetto di legge sugli OGM al Senato
ed all'Assemblea Nazionale.
Nessun dubbio che la resistenza cittadina sarà ancora
puntuale all'appuntamento. |

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Alla prigione di Rennes
Arrivato alla stazione di Rennes, mi dirigo senza esitare
sulla strada che conduce alla prigione, perché sono venuto,
alcuni anni fa, a visitare alcuni detenuti. Il giovane direttore
della prigione mi accoglie con simpatia e facilita i miei passi.
Nel parlatorio degli avvocati incontro colui che mi ha scritto
e che non avevo più visto da anni. L'uomo che sta di fronte
a me ha 82 anni. È in prigione da 2 anni e gli restano
da scontare 6 anni. Faccio fatica a capire che si possano lasciare
in prigione persone anziane.
La sua gioia di vedermi è grande e non può trattenersi
di esprimerla. Sono felice di essere al sua fianco e di ascoltarlo.
Mi rende partecipe delle sue umiliazioni quotidiane. Per la prima
volta nella sua vita è spinto a vivere con gli esclusi
della società. Condivide la condizione dei reietti.
Impara a leggere il Vangelo con uno sguardo di detenuto. Il Vangelo
visto dal basso. Scopre allora con meraviglia l'atteggiamento
pieno di rispetto di Gesù nei confronti di coloro che
la società abbandona.
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Gesù non ha mai detto a qualcuno: "Non è
grave!". Sarebbe colpevolizzante! Gli dice: "Va, alzati
e cammina".
Gesù non ha detto: "Ti perdono i tuoi peccati",
ciò che sembrerebbe sufficiente ed ancora una volta colpevolizzante.
Dice: "Ti sono perdonati i tuoi peccati".
Sono ripartito per prendere il treno avendo nel cuore questa
piccola musica del Vangelo. |
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